SPORT E SALUTE
"Lo Sport inizia sempre a Tavola"
È nota a tutti l'importanza di una buona
alimentazione per mantenere sano il nostro organismo e farlo funzionare al
meglio. Se questo è valido per qualsiasi persona "normale", con una
vita più o meno sedentaria, ancor di più lo è per coloro che praticano uno
sport. Per lo sportivo, infatti, l'alimentazione riveste un ruolo determinante
ed è utile conoscere quali sono gli alimenti funzionali alla sua attività e in
quali quantità e modalità deve assumerli per poterne trarre tutti i benefici
possibili. Di solito chi pratica uno sport si allena in media 2‑3 volte a
settimana, per una durata massima di 2 ore circa.
Un'attività fisica di questa
entità non comporta quasi mai un fabbisogno energetico aggiuntivo, né tanto
meno richiede particolari aggiustamenti della razione alimentare. A maggior
ragione, in questi casi non vi è alcuna necessità di ricorrere a prodotti
dietetici particolari o a integratori alimentari. Anzi, nel caso in cui le
entrate siano sistematicamente superiori alle uscite si può ingrassare anche in
periodo di pieno allenamento. Se nel dopo‑sport vengono commessi errori
alimentari, infatti, praticare un'attività sportiva non mette al riparo da un
possibile incremento del peso.Lo sportivo può e deve mangiare abitualmente di
tutto. Le quantità saranno proporzionali al tipo di attività fisica che svolge.
Inutile dire che quando l'attività fisica rallenta o cessa del tutto, è bene
che l'ex‑atleta riduca proporzionalmente i suoi consumi alimentari, adeguandoli
alle nuove abitudini. L'atleta non ha
bisogno di quantità extra di proteine o grassi. L'apporto
medio di 1,1 ‑ 1,5 grammi/kg di proteine è sufficiente a mantenere il perfetto
funzionamento delle masse muscolari; per coloro che svolgono attività
agonistica, la dose giornaliera consigliata può salire fino a 1,7 grammi per
ogni kg di peso corporeo. Alimenti proteici poveri di grassi sono: latte
scremato, yogurt, carne magra, pesce, legumi, soia. Anche per i grassi è
necessario evitare eccessi e conservare il giusto rapporto tra grassi animali e grassi
vegetali.L'apporto lipidico complessivo ritenuto ottimale deve essere pari al
35‑40% delle calorie totale assunte in età pediatrica, fino al 30%
nell'adolescenza e il 25% nell'età adulta.Occorre prestare particolare
attenzione ai lipidi di origine animale che, se assunti in quantità non
controllate, apportano, seppur in diversa misura, un aumento dei livelli di
colesterolo.Lo sportivo non può
eccedere nel consumo di carboidrati.Poiché superare la percentuale del
55 60% di zuccheri con l'apporto calorico complessivo comporta disturbi
digestivi (meteorismo, costipazione o diarrea, dolori addominali), riduzione
dell'appetito e possibile carenza dell'apporto di calcio.per le
vitamine,sono sufficienti le normali quantità di vitamine ricavabili da
una dieta adeguata e variata Il
fabbisogno vitaminico dello sportivo è praticamente uguale al fabbisogno di chi
non pratica sport. Carenze vitaminiche negli atleti non si riscontrano
praticamente mai e assumere elevate quantità di vitamine significa sprecare
denaro (è un modo costoso per aumentare il contenuto di vitamine nelle urine),
rischiando fenomeni di accumulo di vitamine liposolubili (vitamine A, D, E, K).
Per ciò che riguarda gli integratori minerali, molti sportivi ne fanno uso,
ma è preferibile cercare negli alimenti e non negli integratori ciò di cui
l'organismo ha bisogno
Dott.ssa Angela Asaro
Nutrizionista
cell. 3475867965