Sotto un cielo grigio ma ideale
per correre si è svolta la 17^ edizione di EA7 Emporio Armani Milano Marathon.
Un’edizione da record che ha soddisfatto le migliori aspettative con 5.302 runners
che hanno tagliato il traguardo della maratona e il tempo più veloce di sempre
mai realizzato sul territorio italiano grazie anche al nuovo percorso studiato
e migliorato per essere ancora più scorrevole.
Grande impresa del keniano Edwin
Koech che ha vinto con il miglior tempo sul suolo italiano, 2h07’13”. Il
primato precedente era stato registrato a Roma nel 2009: 2.07.18.
Edwin Kipngetich Koech, dopo aver
staccato i connazionali Mburu Kenneth Mungara ed Alex Koiro poco prima del
30esimo chilometro, ha raggiunto in solitudine l’arrivo della EA7 Milano
Marathon ai Bastioni di Porta Venezia. Seconda piazza per Mungara in 2h09’37”,
mentre ha chiuso il podio l’etiope Abdela Godana. Primo degli italiani Yassine
Rachik, all’esordio nella massima distanza, e sesto in 2h13’22”.
Tra le donne, ottima prova
dell’azzurra Anna Incerti, seconda e sotto le due ore e mezza, superata (di
soli 7″!) nello sprint finale dalla keniana Sheila Chepkeck che ha
chiuso in 2h29’52”, con il podio completato dall’etiope Tafa Waka Chaltu.
Il 2017 è stato l’anno dei
record: 6.309 maratoneti iscritti, a cui si aggiungono oltre 3.059 squadre
registrate alla staffetta solidale Europ Assistance Relay Marathon con una
presenza complessiva che va oltre i 20.000 atleti
La carovana gialloblu della PAM
era presente a Milano complessivamente con 23 atleti che hanno preso parte alla
maratona oltre agli accompagnatori con in testa il tecnico Pietro Apollo.
Ottime le prestazioni degli
atleti della PAM primo della compagine mazarese è stato Mercurio Diodato che ha
percorso i 42,195 mt del percorso in 3h19’58”, a seguire Gianni Di Matteo
3h24’35” , Nicola Modica 3h32’01”, Anna Spina 3h34’17” (prima delle donne), Battista
Marrone 3h38’38”, Peppe Mirasolo
3h38’43”, Nicola Ingargiola 3h43’53”, Peppe
De Martino 3h42’50”, Gianni Lambro 3h50’13”, Valeria Majelli 3h52’09”, MariaTeresa
Pomilia 03:52:47, Giacalone Evelina
3h54’45”, Filippo Asaro 3h56’11”, Angela Messina 3h56’12”, Matteo Campo 4h00’20” , Graziella Quinci 4h02’29”,
Pietro Barbera 04h03’10”, Francesco Catinella 4h11’36”,
Mario Lamia 04:21:45,
Antonio Marino 4h36’27” , Giovanni Pomilia 04:36:27 , Nicoletta Genna 04:41:44,
menzione speciale per Marianna Rosella che al 40esimo Km è stata costretta al
ritiro per problemi fisici.
I riscontri cronometrici sono
stati frutto di una lunga e costante preparazione, iniziata con il tuffo in
mare di capodanno, sotto la guida costante e scrupolosa del tecnico Pietro
Apollo. Nella preparazione si sono alternati un po’ per tutti momenti di
esaltazione per gli allenamenti andati
bene e momenti di sconforto in cui gli
infortuni e lo stress hanno fatto temere il peggio. Tre mesi di allenamenti
condotti seriamente rispettando le indicazioni del Mister ma sempre con il
sorriso sulle labbra, ma, al di là dei numeri, ha vinto come sempre lo spirito
di squadra che contraddistingue la PAM.
In terra lombarda la PAM ha
portato il proverbiale clima di coinvolgente festosità in ogni momento della
permanenza, al punto di coinvolgere i tanti colleghi runners e gli
organizzatori, festa che è culminata nel giorno della gara dove lo spirito di
squadra ha portato tutti i compagni sulla linea del traguardo ad aspettarsi dal
primo all’ultimo insieme al Mister
Pietro Apollo con immancabile abbraccio e pianto liberatorio per
l’impresa appena terminata.
La cosa che ha piacevolmente
sorpreso tutti, organizzatori, giudici e partecipanti, è stata la grande unione
e il grande incoraggiamento, che solo da una società cosi unita poteva venire
fuori.
Gianni Di Matteo